martedì 10 novembre 2020

CAMMINIAMO INSIEME VERSO IL PARADISO

 Quale meta è più desiderabile del Paradiso? E' la piena Comunione con Dio, la partecipazione alla Sua immensa Vita, l'appagamento di tutti i nostri desideri, la Felicità che neanche abbiamo sognato nè immaginato.

Il Paradiso non verrà come uno sconosciuto: già qui, su questa povera terra, in questa nostra misera vita, possiamo gustare un anticipo del Paradiso: la gioia e la pace di chi non ha preoccupazioni perchè confida pienamente in Dio. Oltre a questo, possiamo gustare fin da ora gli innumerevoli doni che il Signore ci fa: tutta la natura, tutte le cose, tutte le persone, vicine e lontane: tutto è per noi fin da ora un dolce Paradiso. E' vero che proviamo anche sofferenze e croci di ogni genere, ma queste sono private del veleno della ribellione e del rimpianto che è proprio del mondo: le nostre tribolazioni sanno di divino, perchè ci uniscono al sacrificio di Gesù, e servono di espiazione per noi e per il mondo intero. Se ancora non provi queste cose, chiedi a Dio di rafforzare e rinvigorire il tuo spirito, e a poco a poco la Terra diverrà per te il marciapiede del Paradiso.

E così, radicati e fondati nell'Amore, tu ed io già camminiamo verso la Patria Celeste, già in qualche modo la vediamo e ne assaporiamo i frutti, ma la sua pienezza ci è ancora nascosta: occhio non vide, orecchio non udì, nè mai entrò in cuore di uomo quello che Dio ha preparato per tutti coloro che lo amano!

La via del Paradiso, su cui camminiamo, non è una strada larga nè un'autostrada: è un piccolo sentiero che sale su per la collina, un sentiero che i più non percorrono e disprezzano, perchè stretta è la porta e angusta la via che conduce alla Vita, e pochi sono quelli che la trovano. E' una via e una porta stretta, non tanto perchè cosparsa di spine, quanto per l'umiltà e la piccolezza di chi la trova e la percorre: la pratica chi è come un bambino, chi si affida, chi non confida in se stesso e nelle proprie forze, chi è cosciente e sopporta le proprie debolezze e fin anche i propri peccati, confidando nella bontà misericordiosa di Dio che ci ama e ci guida.

Il calore del sole bruciante batte su questo sentiero che conduce in Paradiso, ma ciò che importa? Il fervore dell'amore e la costante Speranza annullano e sopraffanno la fatica e il dolore: siamo oppressi ma non schiacciati, perseguitati ma non abbandonati, feriti ma non uccisi, perchè portiamo sempre in noi l'obbrobrio e la gloria di Cristo nostro Signore e nostra Guida!


Il Paradiso non è riservato a pochi, ma è accessibile a tutti. Ciò non significa però che il Cammino sia facile: siamo noi che lo rendiamo aspro e difficile, andando dietro ai nostri capricci perversi, e inseguendo le fallaci lusinghe del mondo: molti saranno i chiamati, ma pochi gli eletti. Tutto dipende da noi, perchè Dio riversa la sua Grazia su tutti, e vuole che tutti giungano alla Meta. Ma allora come si spiega che pochi sono gli eletti? Chi può opporsi e rendere vani il disegno e il volere di Dio? Siamo proprio noi uomini che abbiamo questo bieco potere, perchè ci è stata donata una libertà che può contrastare il piano divino: Dio non ha voluto dei burattini senza libertà: ha voluto figli liberi e consapevoli, liberi anche di rifiutarlo per sempre. Ma tutto questo, questo mistero di iniquità, non ci riguarda, o almeno non riguarda te e me, perchè vogliamo con tutta l'anima e con tutte le forze affidarci a Dio e arrivare in Paradiso!

Il Paradiso parla poco alla nostra povera immaginazione, che è rinchiusa negli stretti limiti dello spazio e del tempo, ma parla molto al nostro cuore: quando pensiamo al Paradiso non riusciamo a immaginarcelo, ma sentiamo scendere nel nostro cuore una pace e un sentimento di gioia e felicità che nessuna cosa di questo mondo riesce a farci provare. La gioia del mondo è tumultuosa e fugace, mentre quella di Dio è immensa, stabile e piena di pace. Non si può insegnare a nessuno che cos'è e come è fatto il Cielo, ma tutti ne portano l'immagine impressa indelebilmente nel loro cuore, e lo desiderano come un assetato desidera una fonte di acqua. Perciò, se hai sete di Dio, non scoraggiarti e non dubitare del Cammino, perchè arriverai dove vuoi giungere e dove Dio stesso vuole che tu arrivi: pensa che sei stato creato per questo! 



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